14 NOVEMBRE 2011 GIORNATA SENZA ALCOL
Una giornata senza Alcol: è stata indetta per il 14 Novembre dalle associazioni dei consumatori del Consiglio Nazionale dei Consumatori e degli Utenti (CNCU) che precisano: “non si tratterà di una campagna proibizionista ma informativa per invitare le Istituzioni competenti a programmare un’attività adeguata di prevenzione affinché i cittadini siano informati in merito ai rischi reali per la loro salute”. Capofila dell’iniziativa, Mario Finzi di Assoutenti che ha sensibilizzato il CNCU a richiedere l’audizione –nel corso della riunione del Consiglio del 27 ottobre- di un rappresentante dell’Istituto Superiore della Sanità per fare luce sugli ultimi dati emersi sui rischi di malattie alcol-correlate.
Sembrerebbe infatti crollare la tradizione del bicchiere di vino ai pasti che, preso regolarmente, farebbe bene alla salute. Le ultime evidenze scientifiche in proposito non sembrerebbero per niente rassicuranti e su questo un parere scientifico sarà formalmente richiesto dal CNCU al Consiglio Superiore di Sanità: anche solo tre bicchieri di vino a settimana basterebbero a danneggiare la salute con il rischio di tumori e, specie nelle donne, di quelli al seno; solo nel 2007 i morti in Italia per questa patologia sono stati 21.000; in generale il consumo a rischio riguarda il 15,8 % degli italiani al di sopra degli 11 anni, per un totale di circa 8 milioni e mezzo di persone.
Le associazioni dei consumatori hanno annunciato anche una raccolta di firme e una richiesta formale al ministero della Salute affinché si esprima con una posizione chiara in merito ai pericoli dell’uso –e non più solo abuso- di alcol e alla necessità quindi di un piano di azioni urgente, per combattere i danni alcol-correlati, prima fra tutte l’etichettatura delle bottiglie di bevande alcoliche per indicare composizione e avvertenze per la salute.
In tale direzione si è già mossa l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) che, riunitasi con i 53 Paesi della Regione Europea il 15 settembre in Azerbaigian, ha approvato un piano di azione 2012-20120, stabilendo i settori prioritari di intervento dell’Azione Europea.11
Sembrerebbe infatti crollare la tradizione del bicchiere di vino ai pasti che, preso regolarmente, farebbe bene alla salute. Le ultime evidenze scientifiche in proposito non sembrerebbero per niente rassicuranti e su questo un parere scientifico sarà formalmente richiesto dal CNCU al Consiglio Superiore di Sanità: anche solo tre bicchieri di vino a settimana basterebbero a danneggiare la salute con il rischio di tumori e, specie nelle donne, di quelli al seno; solo nel 2007 i morti in Italia per questa patologia sono stati 21.000; in generale il consumo a rischio riguarda il 15,8 % degli italiani al di sopra degli 11 anni, per un totale di circa 8 milioni e mezzo di persone.
Le associazioni dei consumatori hanno annunciato anche una raccolta di firme e una richiesta formale al ministero della Salute affinché si esprima con una posizione chiara in merito ai pericoli dell’uso –e non più solo abuso- di alcol e alla necessità quindi di un piano di azioni urgente, per combattere i danni alcol-correlati, prima fra tutte l’etichettatura delle bottiglie di bevande alcoliche per indicare composizione e avvertenze per la salute.
In tale direzione si è già mossa l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) che, riunitasi con i 53 Paesi della Regione Europea il 15 settembre in Azerbaigian, ha approvato un piano di azione 2012-20120, stabilendo i settori prioritari di intervento dell’Azione Europea.11